di Samuele Bellandi e Salvatore Sardo
Venerdì 3 febbraio in Università si è tenuta la presentazione del libro di Gianni Toniolo “Storia della Banca d’Italia. Formazione ed evoluzione di una banca centrale, 1893-1943”. Tra gli ospiti presenti, il Governatore Ignazio Visco che, oltre a ricordare lo storico economista Gianni Toniolo scomparso lo scorso novembre, ha toccato nel suo discorso diversi argomenti, tra i quali il ruolo delle banche, il rapporto tra Stato e Banca d’Italia e alcuni passaggi della storia di quest’ultima. Numerosa la delegazione agostina presente in auala Pio XI.
L’iniziativa è stata promossa congiuntamente con il Laboratorio di analisi monetaria dell’Ateneo (Lam) e dall’Associazione per lo sviluppo degli studi di banca e borsa (Assbb), che nel 2023 celebra i cinquant’anni della sua istituzione.
“La Banca d’Italia evoca due suggestioni. La prima è la categoria della stabilità. Soprattutto nelle scelte di ordine economico e monetario, dove tutto è mutevole e incerto, abbiamo bisogno di ancoraggi e la Banca d’Italia è una delle istituzioni cui possiamo affidarci. L’altra suggestione è che la Banca d’Italia non è soltanto la sede in cui vengono assunte le decisioni di governo della moneta e del sistema creditizio, ma è anche un agente culturale e di formazione: un luogo in cui si elabora conoscenza, indispensabile supporto per le decisioni operative, e si coltivano talenti preziosi per il Paese”: così ha aperto il dibattito il Rettore Franco Anelli.
Il libro racconta la storia dell’Italia sotto il profilo economico sottolineando l’importanza di una stabilità monetaria, concetto ripreso durante il dibattito tra l’ex Ministro delle Economie e delle Finanze Pier Carlo Padoan, Massimo Bordignon e Stefano Ugolini, moderato da Ferruccio De Bortoli, Presidente della fondazione Corriere della Sera.