di Raffaele Verdicchio
Venerdì 27 Gennaio si è svolto presso l’aula Ruffilli-Giavazzi l’incontro conclusivo del ciclo “Scientia iuris: i primi grandi maestri”, fortemente promosso dagli studenti del Collegio Augustinianum in quanto strumento per trasmettere il pensiero dei più illustri giuristi dell’Università Cattolica. All’evento, che ha avuto a tema la figura del Professor Luigi Mengoni e i risultati della sua ricerca, hanno partecipato, in qualità di relatori, il Prof. Carlo Castronovo, Professore Emerito di Diritto Civile, e il Prof. Tiziano Treu, Presidente del CNEL e già Professore Ordinario di Diritto del Lavoro.
Il Professor Mengoni è stato uno dei giuristi più complessi e affascinanti dello scorso secolo. La sua ricchissima produzione scientifica ha affrontato gli snodi più problematici del diritto civile, senza mai perdere quel rigore metodologico che ha rappresentato una sua cifra identificativa.
L’incontro è stato l’occasione per ripercorrerne la carriera alla luce dei suoi principali contributi. Il Prof. Castronovo ha ricordato, con vivo affetto nei confronti del maestro, i lavori di quest’ultimo nell’ambito degli acquisti a non domino, delle successioni mortis causa e, soprattutto, in materia di teoria del rapporto obbligatorio. La dogmatica, per il Prof. Mengoni, non ha mai rappresentato una vuota chiusura nel castello della “giurisprudenza dei concetti”, ma è sempre stata interpretata in funzione del problema, affinché il giurista non perdesse mai aderenza con la realtà.
Il Prof. Treu, invece, ha ricordato l’apporto del Prof. Mengoni in ambito giuslavoristico, in un periodo storico in cui il diritto del lavoro guadagnava la sua autonomia dal diritto civile classico dopo la parentesi rappresentata dal corporativismo fascista. In ultima analisi, si è ricordato l’operato del Mengoni in qualità di giudice costituzionale, funzione da questi assolta con la stessa profondità e con l’ingegno che lo hanno fatto eccellere in ambito accademico.
Al termine degli interventi, alcuni studenti hanno espresso delle riflessioni e rivolto delle domande ai relatori, che si sono mostrati disponibili nel replicare e soddisfare le loro curiosità, all’insegna del ricordo di un grande maestro, il cui spessore ha influenzato profondamente il panorama giuridico del ‘900.