Il giorno 23 novembre 2022 si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2022/23 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ad arricchire il già solenne momento è stato il conferimento in Aula Magna della laurea honoris causa in Scienze dell’antichità al Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura.
La cerimonia di inaugurazione ha avuto inizio con la celebrazione della S. Messa presso la basilica di S. Ambrogio, presieduta da Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano e Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori. L’Arcivescovo di Milano ha esortato i giovani studenti e docenti a custodire il passato come una inesauribile risorsa per il futuro, e a curare tutte le specializzazioni che competono come strumenti per la formazione di persone che dovranno abitare il futuro e assumersi la responsabilità della loro famiglia, della loro professione, del loro Paese.
A seguire, presso l’Aula Magna dell’Università, è intervenuta il Ministro per l’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini. La Senatrice ha sottolineato come i progetti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore credano nella persona; ha poi invitato gli studenti a non aver paura di esprimere le proprie opinioni, in riferimento al secondo pilastro dell’Ateneo ovvero la libertà di pensiero, e ha concludso ricordando come le Scritture di San Paolo ci aiutino quotidianamente nel vivere la cultura dell’incontro con il prossimo. Altro ospite d’eccezione è stato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha affermato come Milano sia da sempre il luogo da cui partono gli stimoli culturali più forti, essendo uno dei maggiori poli universitari d’Europa. Il primo cittadino ha ribadito il ruolo che la Cattolica svolge, regalandoci un secolo di formazione, studio e ricerca non solo all’interno dell’ambito accademico.
Infine, è stata conferita la laurea honoris causa in Scienze dell’antichità al Cardinale Gianfranco Ravasi, “per il suo intrinseco valore di studioso, per il lungo servizio nelle istituzioni ecclesiali”. Nella sua prolusione, intitolata “Cosa hanno in comune Gerusalemme e Atene? L’umanesimo cristiano antico”, Sua Eminenza ha sottolineato l’importanza di ravvivare il dialogo tra umanesimo classico e umanesimo cristiano, riconoscendo la grandiosa eredità di quest’ultimo. Richiamando il rapporto di ambivalente dialettica tra “duello” e “duetto”, il Cardinale ha poi esortato a “imparare dall’esperienza dell’antichità cristiana”.