Lunedì 20 Novembre si è tenuto un incontro in aula Ruffilli-Giavazzi con la professoressa Nella Matta, autrice del volume “In cammino verso i diritti”, in cui descrive il cammino delle Madri costituenti verso conquiste civili, sociali e politiche: cammino impervio, difficile e non ancora giunto a traguardo. Nel libro si parla anche di parità di genere, battaglia combattuta anche in parlamento.
Interviene tramite videomessaggio Stefano de Vecchi, presidente Ucid Milano, il quale si congratula con Nella Matta per il suo volume: “È un momento importante per parlare delle donne, il volume ci aiuta a capire la profondità del tema. Solo dall’indice si percepiscono i valori e l’impegno civico che Nella Matta ha voluto trasmettere tramite la stesura del libro.”
Insieme a De Vecchi, a salutare i collegiali e la professoressa Matta, c’è anche Mariastella Gelmini, Senatrice della Repubblica Italiana,la quale esprime la sua emozione dopo aver letto il libro presentato e ricorda quanto sia importante continuare a lottare per la parità di genere.
Interviene Manfredi Palmeri, consigliere regionale della Lombardia, dicendo che il percorso delle donne è un percorso; leggendo il libro ha avuto occasione di ricollegarci a tappe della sua vita dove le Donne hanno avuto ruolo fondamentale. Presentando numerosi esempi di cambiamento nella storia italiana per quanto riguarda le conquiste dei diritti da parte delle donne, il dottor Palmieri si ricollega anche al libro all’interno del quale ci sono chicche particolari che gli hanno fatto venire in mente episodi di infanzia, nato a Palermo ricorda un sindaco donna che si affermò in un ambiente profondamente maschilista.
La parola passa nuovamente a Nella Matta, che dice che l’insegnamento è fondamentale, l’insegnate ha nelle mani la vita dell’alunno. La maggior parte delle madri costituenti veniva da ambienti sani, alcuni ambienti laici e molti ambienti religiosi. Ma tutti avevano alle spalle insegnamenti seri, docenti preparati ed accorati. Per questo l’insegnamento è importante.
Cita Armida Barelli, dicendo che il lavoro di queste madri costituenti non sarebbe stato possibile se a monte non ci fosse stato questo lavoro preparatorio di Armida Barelli che preparò le donne non con slogan né con adunanze, ma culturalmente. grande è stato il lavoro dell’azione cattolica che ha preparato le donne al loro ingresso nell’agone politico. Armida Barelli inizio questo lavoro proprio in Calabria.
Interviene poi l editore del libro, Giuseppe Trebisacce, nonché ex professore di pedagogia nell’Università della Calabria: il libro fa parte di un progetto culturale di rivalsa femminile nella storia Calabrese e la sua casa editrice ha immediatamente visto nel volume un elemento di grande importanza, la questione femminile, un tema che nonostante i progressi che si sono registrati negli ultimi decenni, le innovazioni legislative e culturali, presenta comunque zone d’ombra e tragicità da affrontare.
Questo progetto si articola sulla storia delle donne calabresi, un tentativo di declinare al femminile la storia della Calabria, tenendo conto che fino a questo momento in Calabria si hanno rassegne di figure maschili che si sono affermate nella storia calabrese. La casa editrice ha trovato più di 100 figure femminile che sfidando i pregiudizi della comunità e l’ambiente familiare sono comunque riuscite ad affermarsi in politica, diplomazia e tutti i livelli. Il lavoro della professoressa Nella completa il vuoto storiografico, poiché nella letteratura italiana mancava un lavoro scritto da un’autrice calabrese.