di Andrea Mastronuzzi
Fino a poco più di un anno fa il “Festival dei Collegi” era semplicemente un progetto, un’idea nelle menti dei vertici dell’Università Cattolica e di EDUCatt. Oggi, dopo sole due edizioni, questo evento ha già conquistato tutti, piazzandosi in prima fila tra le attività che solo la vita in collegio può offrire. Perché, se è vero che la straordinarietà dei collegi sta innanzitutto nella quotidianità e nel confronto continuo, è altrettanto innegabile che sono le esperienze che segnano una discontinuità rispetto alla vita di tutti i giorni a guadagnarsi un posto privilegiato nella nostra memoria. I quattro giorni passati a Roma da un folto gruppo di agostini in occasione della seconda edizione del Festival – la prima nella Capitale – appartengono di diritto a questa categoria.
È stato un weekend lungo e intenso, in cui non ci si è fermati praticamente mai. Eppure, la stanchezza non ha mai preso il sopravvento rispetto alla forte voglia di godersi a pieno i vari momenti previsti nel programma della quattro giorni romana. Il primo appuntamento è stata la cerimonia di inaugurazione, svoltasi nel pomeriggio di giovedì 20 aprile nell’auditorium del campus dell’Università Cattolica. Ai saluti e all’invito a passare giornate spensierate e arricchenti rivolto a tutti gli studenti dal Rettore Franco Anelli, dalla Presidente di EDUCatt Elena Marte e dall’Assistente Ecclesiastico Generale Mons. Claudio Giuliodori, è seguito un dialogo tra i due ospiti dell’evento: i giornalisti Paolo Borrometi e Andrea Tornielli.
La libertà di sognare e quella di mettere in pratica i propri desideri sono stati il filo conduttore del dibattito, mosso a partire dall’esperienza di Borrometi: la sua attività d’inchiesta sulla mafia in Sicilia lo ha portato a rischiare la vita in più occasioni e ne condiziona tutt’ora la quotidianità, ma tutto questo non lo ha comunque costretto a rinunciare alla libertà di inseguire il suo sogno, la spinta più forte che ognuno di noi può avere.
La seconda giornata del Festival è stata dedicata al tema principe di questa edizione: l’amore per la conoscenza. In mattina i collegiali di Milano, Piacenza e Roma si sono divisi tra quattro workshop incentrati su altrettante discipline che si candidano ad essere protagoniste del nuovo umanesimo con l’obiettivo di contribuire ad affrontare le sfide sociali ed educative del presente e del futuro. I panel tematici sono stati introdotti dai direttori dei Collegi e poi portati avanti da docenti e alumni dell’Università. Questi i titoli dei workshop: “La competenza emotiva come risorsa personale e professionale”; “Global Ethics: valori, norme e strumenti”; “ChatGPT: l’intelligenza artificiale generativa”; “La trilogia vincente per la cura del paziente: Medicina, Logica e Razionalità”.
Nel pomeriggio gli studenti hanno potuto assistere a un “talk show” promosso dall’Istituto Toniolo e andato in scena nell’auditorium dell’Università. Gli interventi degli ospiti hanno dato concretezza al titolo dell’evento – Dove ci porta il cervello – attraverso illustrazioni affascinanti legate alle discipline della microbiologia (prof. Bertuzzi), dell’astrofisica (prof.ssa Maraston), delle tecnologie di realtà aumentata (prof. Riva) e dell’oftalmologia (prof. Rizzo).
Il tema della conoscenza è rimasto protagonista anche nella serata dei collegiali, affiancato da un altro pilastro del Festival: la comunità. Il Collegio San Luca ha infatti ospitato la “Cena delle regioni”, organizzata e preparata in prima persona dai ragazzi dei collegi romani, straordinari padroni di casa con cui è stato possibile passare momenti di leggerezza e convivialità.
Il sabato è stato poi il giorno dell’attesa udienza con Papa Francesco in Piazza San Pietro, gremita per l’occasione da oltre 10mila persone. Sotto il sole di Roma, l’intera comunità dell’Università Cattolica ha potuto salutare il Santo Padre e ringraziarlo per la beatificazione di Armida Barelli, fondatrice dell’Ateneo al fianco di Padre Gemelli. Nel suo discorso, che rimarrà tra i ricordi più significativi del weekend romano, il Papa ha spronato la nostra Università ad “avere oggi lo stesso slancio educativo e la stessa intraprendenza formativa che hanno guidato i suoi fondatori”.
Nel pomeriggio alcuni ragazzi dei collegi romani hanno accompagnato i loro colleghi provenienti da Milano e Piacenza in un breve tour della città, mentre in serata si è tornati nel Polo Universitario “Giovanni XXIII” per una Cena di Gala all’insegna dell’eleganza, della gioia di stare insieme e – non ultima per importanza – della beneficenza. Il Festival si è poi concluso domenica 23 con la Messa, presieduta da Mons. Claudio Giuliodori, per la 99esima Giornata dell’Università Cattolica, trasmessa in diretta su Rai 1.
Arricchiti da forti emozioni e da interessanti spunti di riflessione, gli agostini hanno così fatto ritorno a Milano, grati per l’esperienza vissuta e pronti per affrontarne di nuove nell’immediato futuro.